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le pitture e le sculture 257

xv

     Dottore o seduttor deggio appellarte?
di Giuda o d’Anticristo empio conviensi
il nome a te, che, ’n alterando i sensi,
sai del vangelo adulterar le carte?
     Maestro rio d’abominabil arte,
falso profeta entro i cui spirti, accensi
sol di zelo infernal, tutto contiensi
quanto dal vero s’allontana e parte;
     tu mostrar il sentier ch’al ciel conduce,
guida fallace, e tu per via secura
scorgere i ciechi, assai piú cieco duce?
     Che val candido inchiostro e fede impura?
ombra nel core e nell’ingegno luce?
scienza chiara e coscienza oscura?


xvi

     Presso un secolo ho visto ed ho trascorso
lo spazio cosí ben degli anni miei,
che levare a la patria il giogo e ’l morso
e porlo al mare indomito potei;
potei, volgendo di natura il corso,
l’esser ch’ella mi die’ rendere a lei:
onde, s’io giá Liguria ebbi per madre,
ella, piú che figliuol, può dirmi padre.

G. B. Marino, Poesie varie. 17