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la bruna pastorella 17

creder ben voglio ancor che questo avegna
per reflesso del core,
che ’n sé l’effigie mia ritenga e stampi.
Ahi! ma voi siete due:
come in due si disparte
l’unica mia sembianza?
Io, sospettoso amante,
che ne’ miei lieti aventurosi amori
esser solo desio, gelo nel foco;
lasso, e di me medesmo
fatto rival geloso,
intolerante, avaro,
tremo del proprio bene, e non sostengo
per compagno me stesso.
Ite, dunque, e tornate onde partiste
da la doppia pupilla al cor, ch’è solo.
A me basta che ’l petto
ne le latebre sue m’accoglia e chiuda,
ch’io per me piú non curo
in sí lucidi fonti esser Narciso,
per non vedere in duo diversi oggetti
il proprio amor diviso.

LILLA


Giá l’ombra de la terra
si dilata per tutto. Ecco, dintorno
un denso umido velo
la gran faccia del cielo
ricopre, e folta nebbia
occupando le piagge imbruna i colli.
Vedi la luccioletta,
fiaccola del contado
e baleno volante,
viva favilla alata,
viva stella animata,

G. B. Marino, Poesie varie. 2