Pagina:Marino Poesie varie (1913).djvu/38

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26 parte prima


clori


     Dolce cosa è scontrarsi
due bocche baciatrici;
dolce cosa è baciarsi
due liete alme felici.
Odi lá ne lo speco:
non senti tu, com’Eco,
mentr’un bacio s’imprime,
invida del piacer mille n’esprime?

aminta


     Raddoppiam dunque i nodi,
cara mia Clori amata,
e, se ’n baciando godi
beatrice e beata,
questo collo mi cingi
ch’anch’io, mentre mi stringi,
pareggiar ti prometto
quest’olmo qui, ch’a la sua vite è stretto.

clori


     Sieno i baci e gli amplessi,
o sospirato Aminta,
più profondi e più spessi;
ch’io, teco a prova avinta,
giuro per quella face
ond’Amor mi disface,
d’agguagliar con le braccia
quell’edra là, che ’l caro tronco abbraccia.