Pagina:Martini - Trattato di architettura civile e militare, 1841, I.djvu/181

Da Wikisource.

libro ii. 161

sei, i quali sei piedi (insieme con lo scalone) avevano un piè di dependenza1. E questo quanto alla cognizione delle scale sia a sufficienza.


CAPO III.

Dei camini.

Non è parte alcuna delle case che per le rovine e reliquie degli edifizii antichi meno si possa comprendere e la forma sua descrivere, che i camini. Perocchè quelli sono locati nella suprema parte, la quale prima alle altre ruina2 il più delle volte. Pure con diligenza cercando le ruine che in Italia sono, ne ho visti alcuni, de’ quali la figura mi pare a proposito descrivere, essendo nota a pochi.

In prima, presso a Perugia sopra al Pianello (tav. I. 1.) in antico edifizio ho visto un camino, il quale intorno aveva tre emicicli dove si sedea, e in mezzo una buca tonda d’onde il fumo usciva in una volta, di muri chiusa intorno, di lunghezza come appare nel disegno3. L’altro a Baia vidi appresso alla piscina mirabile di Nerone, il quale era in un quadro di lunghezza di piedi diciannove per ogni faccia, in mezzo del quale erano quattro colonne, sopra alle quali un epistilio (tav. I. 2.) si posava, sopra del quale intorno erano le volte in altezza da terra piedi dieci, ornate di mirabili figure di stucchi: in mezzo di queste colonne era come una copuletta (sic) piramidale con un buso in cima donde il fumo usciva, come appare nel disegno4. Non molto di-

  1. Cordonata rampante, non rara a trovarsi negli edifici de’ tempi bassi: bell’esempio ne è nell’antico palazzo Vitelleschi in Corneto.
  2. Questa ruina ci avrebbe privati delle cappe de’ camini antichi, non della parte inferiore che è l’essenziale.
  3. Questa descrizione dei tre pretesi camini antichi, oltre il saggio presso il Della Valle (Lett. San. III. pag. 119.), è riportata per intiero dal Fea in nota ad una lettera di Winckelmann (St. delle Arti del disegno. Roma 1784. Vol. III. pag. 212) colle tre piante che li risguardano, ogni cosa tratta dal cod. Sanese. Il camino di Perugia fu stampato da M.or Barbaro (Comm. al lib. VI cap. 10 di Vitruvio) in elevazione, togliendo descrizione e disegno da una copia del codice Magliabechiano, come è evidente al confronto.
  4. Il camino presso la Piscina mirabile è solamente descritto dal Barbaro al l. cit. Anche lo Scamozzi (Archit. lib. III. cap. 21) lo dà come cosa da se veduta, benchè sia chiaro che lo ha tratto dal nostro autore.

21