Pagina:Martini - Trattato di architettura civile e militare, 1841, I.djvu/36

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che nel 1472 intagliò per lo spedale di S. Maria della Scala un angelo di noce, e già prima vi aveva fatto un dipinto, ed una tribuna e la soffitta con cospicua spesa per que’ tempi, e cospicua ricompensa (1). Nel 1471 dipinse nella cappella grande del detto spedale, ed in queste opere, ora scomparse affatto, ebbe compagno un Raffaello Navesi fiorentino, pittore ignoto alla sua scuola: le pitture interne di un armadio che è in quella sagrestia sono dette dalla guida di Siena opere sue e di Matteo di Giovanni, pittor rinomato di quella scuola ed amico di Francesco, che credesi (2) lo soccorresse nel comporre i campi colle sue invenzioni, e nel fargli le gentilissime cornici a foggia di edicola quali usavano allora; dirò tuttavia che Francesco non è pittor di grido, quantunque le sue tavole per copia non sian poche (3), ma in esse povera è la composizione, difetto del tempo, il colorito smorto, ed il rilievo quasi nullo: non gli si appongono errori, ma non gli si trovano pregi.

Un altro edificio ancora gli attribuiscono, ed è il bellissimo palazzo che Ambrogio di Nanni Spanocchi cominciò nel 1472, ed è tuttora de’ suoi discendenti: il sig. Gaye vorrebbe crederlo del Rossellino, e lo inducono a pensar così le modificazioni del capitello corintio nelle colonne del cortile, che formano un indizio caratteristico delle opere di questo architetto (4). Io pure non ravviso in questo palazzo lo stile di Francesco, eccettuando il cornicione il quale veramente mi par suo, ma non deduco che quei capitelli siano del Rossellino, solo perchè bizzarri e dissimili dall’antico; di tutte le parti di un edificio nessuna

  1. (Libri di entrata ed uscita dello Spedale anni 1470 e 1471) varie partite di danari pagategli perchè «dipense la choronazione della Madonna al tempo del Rettore Mis. Nicolò di Gregorio Ricoveri, e fece la nobil tribuna e soffitta con spesa di fiorini 7200, e il sopradetto Francesco ebbe per sua opera Sc. 98. 4. 4».
  2. Della-Valle, Lettere Sanesi III 55. E nell’Antologia romana vol. XIII lo loda per la poesia dell’arte.
  3. Lanzi, Scuola Sanese. Epoca I in fine.
  4. Notò Pietro Cattaneo sanese (Architettura, lib. II, capo 3.° 1554) che il travertino del palazzo Spannocchi è della Ripa a tre miglia da Siena: ora Francesco, il quale parla a lungo delle pietre di quella provincia, non fa motto di questa cava, indizio non ispregevole ch’egli non ne abbia mai fatto uso, e che per conseguenza suoi non siano gli edifizi costrutti col travertino della Ripa.