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di fr. di g. martini. 63

multo presto lì lo remanderemo, lo che receperemo ad singularissimo piacere, de le Magnificenze V.; a li piacere de le quali mi offerisco».

Datum in Castello Capuane Neapolis die XIII mens. februarii 1491.

Dux Calabrie etc. Alfonso.
Lorenzo de Casulnuovo.

Che Francesco andasse in regno è certo dalla lettera seguente di ringraziamento: ma quanto tempo vi si soffermasse, e cosa vi facesse è ignoto. Ecco la lettera colla quale il Duca rende grazie alla balìa di Siena per il mandatogli valente architetto (1).

Magnifici domini amici mei carissimi.

«Essendo stato con noi lo nobile mastro Francisco architecto de questa cità, certamente ha tanto satisfacto al desiderio nostro che restamo de lui molto contenti: rengraciamo le S. V. delopera facta in mandarnelo, et retornandosene de presente in questa cita ad satisfare ad quello che è obligato, restando noi tanto bene contenti e satisfati delopera sua, come havemo dicte, ne ha parso con la presente farne testimonio ale S. V.: pregando quelle, quanto più possemo, vogliano avere lo predicto Maestro francisco, sì per le virtù sue, come et per respecto nostro, in precipua comendatione et reguardo in tucte sue occurrentie, del che le S. V. ne faranno piacere acceptissimo et liene havremo obbligatione».

Datum Lanziani ultimo mensis maji anno 1491.

Alfonso Dux Calabrie
B. Bernaudus.

Poichè queste lettere di congedo sono date il più delle volte presente l’ingegnere stesso, il quale accompagnato aveva nelle sue corse il duca Alfonso, ed essendo questa data da Lanciano, non è vano il supporre che avesse allora Francesco percorsi e muniti i luoghi del regno lungo il confine ecclesiastico ed il mare Adriatico.

Compiuto l’incarico, e ritornato a Siena, dovette di nuovo partirne dopo due mesi, richiesto ai governanti della patria sua dai Lucchesi, fosse per migliorare la cerchia delle loro muraglie, fosse per munire

  1. Arch. cit., filza 58. Gaye, doc. CXLIII.

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