Pagina:Mastriani - La cieca di Sorrento 1.djvu/211

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po un movimento affermativo ad un uomo che, decentemente vestito, non aveva cessato di guardar su con ismania crescente d’impazienza.

E quando ebbe avuto quella riconferma, il sicario si mosse verso Gaetano, che stava per montare nella carrozza, ed il pregò, com’è noto, di salvargli uno zio moribondo.

Si osservi eziandio che, per maggior sicurezza ed agio di commettere il delitto, si era scelto un luogo cui la carrozza non potea pervenire... Il cocchiero, se non altro, avrebbe conosciuto il sito dov’era entrato il medico... E tutto rimaner dovea profondo mistero.

Gaetano dovea scomparir dalla faccia della terra, senza lasciare indizii della sua morte.


Gaetano ricevè due colpi di pugnale alle spalle. Le tenebre erano densissime come nelle profonde visceri della terra... Egli gittò un grido soffocato di rabbia, di dolore, di sorpresa, e, voltatosi con indicibil prestezza, quasi contemporaneamente al ricevere i due colpi, afferrò le due braccia che glieli aveano vibrati, e le strinse con forza convulsiva.

— Un colpo è sbagliato... e l’altro non è mortale, il medico disse con sorprendente freddezza e lucidezza d’intelletto... Giù le armi, vilissimi assassini.

Ciò dicendo, con forza colossale diede una scossa alle due braccia che avea impugnate, ma i due pugnali non caddero a terra.

Ebbe luogo allora una lotta tremenda... Gaetano non abbandonava le due braccia nemi-