Pagina:Mastriani - La cieca di Sorrento 2.djvu/75

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possibile, agli occhi altrui la propria deformità. A tal uopo, per dissimulare la sconcezza delle labbra, egli si avea lasciato crescere interi la barba e batti, nutricandoli con estrema cura.

Ed ora le due estremità del suo volto eran ricoperte da folti peli lucidissimi, benchè così biondi che inchinavano al rosso. Non poca fatica avea dovuto durare il povero Gaetano per dare a’ suoi capelli, naturalmente ruvidi e arruffati, un avviamento morbido e un’estrema lucidezza.

Beatrice il guardava questa volta con compiacenza sia perchè in fatti Gaetano avea nel suo aspetto qualche cosa di severamente maschile e nobile, sia perchè indovinasse nel suo fidanzato quel segreto desiderio di apparire agli occhi di lei il meno sfavorevolmente che gli fosse stato possibile.

A mezzo giorno giunse il Ministro della Chiesa, il Parroco di Sorrento.

Costui pronunziò un breve discorso su i doveri dei coniugi e quindi si accinse a interrogare ciascheduno de’ due:

— Sig. Oliviero Blackman, la religione che Ella professa è la cattolica-apostolica-romaha?

— Sì, rispose questi con voce monca e turbata.

— Qual’è la sua patria, signore?

— Londra, rispose Gaetano, abbassando gli occhi torvi e sospettosi.

— Come nomavansi i suoi genitori?

Gaetano non si aspettava questa interroga-