Pagina:Mastro-don Gesualdo (1890).djvu/480

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tutti i Filistei, però! Lo stesso lupo, quando lo mettono colle spalle al muro!... — Zacco, e due o tre altri benintenzionati ch’erano sopravvenuti intanto, sudavano a persuaderlo, vociando tutti insieme:

— Che volete fare? Contro un paese intero? Siete impazzito? Bruceranno ogni cosa! Cominciano di qua la Strage degli Innocenti! Ci farete ammazzare tutti quanti!

Lui s’ostinava, furibondo, coi capelli irti:

— Quand’è così!... Giacchè pretendono metterci le mani in tasca per forza!... Giacchè mi pagano a questo modo!... Ho fatto del bene.... Ho dato da campare a tutto il paese.... Ora gli fo mangiar la polvere, al primo che mi capita!...

Proprio! Era risoluto di fare uno sterminio. Per fortuna irruppe nella stanza il canonico Lupi, e gli si buttò addosso senza badare al rischio, spingendolo e sbatacchiandolo di qua e di là, finchè arrivò a strappargli di mano lo schioppo. — Che diavolo! Colle armi da fuoco non si scherza! — Aveva il fiato ai denti, il cranio rosso e pelato che gli fumava come quando era giovane, e balbettava colla voce rotta:

— Santo diavolone!... Domeneddio, perdonatemi! Mi fate parlare come un porco, don asino! Siamo qui per salvarvi la vita, e non ve lo meritate! Volete far mettere il paese intero a sacco e fuoco? Non m’importa di voi, bestia che siete! Ma certe cose non