Pagina:Mastro-don Gesualdo (1890).djvu/91

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un altro po’!... Badate! badate!... Ah Mariano! santo diavolone, m’ammazzi!... Su!... Viva Maria!... La vita! la vita!... Su!... Che fai, bestia, da quella parte?... Su!... ci siamo! È nostra!... ancora!... da quella parte!... Non abbiate paura che non muore il papa... Su!... su!... se vi scappa la leva!... ancora!... se avessi tenuta cara la pelle... ancora!... come la tien cara mio fratello Santo... santo diavolone! santo diavolone, badate!... a quest’ora sarei a portar gesso sulle spalle!... Il bisogno... via! via!... il bisogno fa uscire il lupo... ancora!... su!... il lupo dal bosco!... Vedete mio fratello Santo che sta a guardare?... Se non ci fossi io egli sarebbe sotto... sotto la macina... al mio posto... invece di grattarsi... a spingere la macina... e la casa... Tutto sulle mie spalle!... Ah! sia lodato Iddio!

Infine, assicurata la macina sulla piattaforma, si mise a sedere su di un sasso, trafelato, ancora tremante dal batticuore, asciugandosi il sudore col fazzoletto di cotone.

— Vedete come ci si asciuga dalla pioggia? Acqua di dentro e acqua di fuori! — Santo propose di passare il fiasco in giro. — Ah?... per la fatica che hai fatto?... per asciugarti il sudore anche tu?... Attaccati all’abbeveratoio... qui fuori dell’uscio...

Il tempo s’era abbonacciato. Entrava un raggio di sole dall’uscio spalancato sulla campagna che ora