Pagina:Matilde Serao - La ballerina Vol. I.djvu/5

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La ballerina 3

ga corona di bellissimi fiori, con una scritta tutta di fiori, dove si leggessero due o tre belle parole di memore affetto, di memore riconoscenza. Soldo a soldo, nell’estate, privandosi di moltissime cose, era giunta sino a raggranellare quarantadue lire, sognando sempre più vivida, sempre più fragrante la corona di fiori da portare al camposanto, ove dorme Amina Boschetti: anzi, Carmela Minino aveva accettato di andare a ballare a Castellammare, fra agosto e settembre, in quel baraccone dello Stabia Hall, a cielo scoperto, con quell’impresario Ciccillo Patalano che pagava poco e male, che, spesso, non pagava per niente: aveva: