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Pagina:Matilde Serao Il ventre di Napoli, 1906.djvu/97

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La pietà 79

done: ma si vedono e si sentono carità più squisite, più gentili.

Una cuoca si metteva sempre di malumore quando la padrona ordinava il brodo: era soltanto felice quando si ordinavano maccheroni o legumi, o risotto, grosse e nutrienti minestre. Fu lungamente sospettata di ingordigia, sebbene alla sua personcina malandata, fosse più necessario il brodo che i maccheroni: in realtà ella dava la sua minestra, ogni giorno, ai due bimbi della portinaia, e preferiva dar loro un grosso piatto, anziché tre cucchiaiate di brodo: ella rimaneva senza.

Alla sera, quando vanno via, tutte le serve portano un fagottino degli avanzi del pranzo, quando la padrona ha la bontà di darli loro: e non servono per sé, sono per un fratellino, o per un nipote o per una madre vecchia o per qualche povera donna che non ha altro.

Nessuna serva mangia mai tutto quello che le date: tre quarti, una metà, talvolta tutto, é destinato a un’altra persona.

E gli ammalati degli ospedali, la gente carcerata, trovano sempre una sorella, una zia, una comare, un’amica, un’amante che si torturano una settimana, per poter comperare al giovedì o alla