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Pagina:Matilde Serao San Gennaro.djvu/37

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LA LEGGENDA
DI SAN GENNARO

Amico lettore, come io faccio, con sincera contrizione del mio animo, tu anche devi fare: come io chiedo allo Spirito Santo che, ogni giorno, conceda al mio intelletto la forza e la tenacia, di accordarmi, oggi, una grazia speciale, quella della semplicità primitiva, per narrarti la leggenda di San Gennaro, così, tu stesso, nel leggere la mia narrazione, domanda di leggerla con un cuore semplice e primitivo. Troppo lunga consuetudine ha la mia penna, con i misteriosi ravvolgimenti delle passioni umane e con i gelidi rigori della logica, da non aver bisogno della grazia celeste per poter esser semplice