Pagina:Matilde Serao Saper Vivere.pdf/101

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me in treno, come se niun altro vi fosse; fa la sua toilette, sfoglia i suoi libri, va e viene attraverso il vagone, senza chiedere mai il permesso. In albergo, la persona male educata fischia, canta, strepita, nella sua stanza, senza curarsi del vicino: gitta le sue scarpe contro il muro, se ode un rumore: chiama il cameriere e la cameriera a distesa, senza occuparsi, se gli altri dormono: scende alla table d’hòte tardi e vi legge il giornale: si serve del miglior pezzo e se vi è un residuo d’insalata, lo prende tutto: comincia a fumare il suo sigaro a tavola e in sala di lettura, prende, per un’ora, i più importanti quotidiani ed illustrati. La persona male educata non cede mai il suo posto in battello, in barca, alla dogana, in carrozza, in omnibus, in ascensore, all’ufficio postale, a quello telegrafico, dovunque sarebbe amabile il cederlo; in teatro, in sala da giuoco, al café-concert esercita tutti i suoi diritti di primo arrivato, senza badare né al sesso, né alla condizione dei suoi vicini. In trattoria, il viaggiatore male educato occupa il miglior tavolino, presso il caminetto, lontano dagli tziganes che suonano troppo forte, e sequestra il miglior cameriere: nei musei, nelle gallerie, nei ritrovi pubblici, egli è sempre dove si sta meglio, dove non si ha caldo e dove non si ha freddo. Il viaggiatore male educato, facendo questo per principio, è male educato anche con i suoi amici di viaggio e, magari, con la sua compagna di viaggio. Questo viaggiatore male educato, è perfettamente felice, in viaggio: salvo quando incontra un altro viaggiatore, male educato più di lui. Il che accade: accade spesso!


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