Pagina:Matilde Serao Saper Vivere.pdf/147

Da Wikisource.

allora, solo per quel giorno, si spezza il lutto, che si riprende subito il giorno dopo. Se si va, per obbligo, una festa di Corte, si porta una toilette completamente bianca, come è il lutto di Corte. Il gran velo nero, abbassato, dal cappello, innanzi agli occhi, e alla persona si porta così, per i primi sei mesi: dopo, sino alla fine dell’anno, si rigetta indietro: e ciò serve per e signorine, nel lutto dei genitori, per le maritate nel lutto di marito e di genitori. Nei primi tre mesi di lutto grave, non si apre il pianoforte in casa, ne si prende lezione di canto; basta un mese di questo rispetto, per i lutti meno gravi. La carta di chi è in lutto, i biglietti da visita, saranno sempre listati di nero, per qualunque occasione. Chi è in lutto, uomo o donna, non porta mai fiori sulla persona; non festeggia né compleanno, ne onomastico; ma può, per lettera, partecipare agli onomastici o compleanni di persone amiche.

V. Il lutto: uomini, bambini, persone familiari

Gli uomini portano il lutto per medesimo tempo che le donne, salvo ad aumentarlo o diminuirlo, secondo condizioni specialissime. I ragazzi e le ragazze, a disotto di dodici anni, portano il lutto senza crespo inglese, in nero e bianco, in bianco e grigio. Il lutto e tacoltativo per bimbi e bimbe, sotto i quattro anni e, ordinariamente, non si mette, salvo che si tratti di padre o madre dei bimbi: allora il lutto è obbligatorio. I bimbi in fasce non portano mai segno di lutto; ma se è loro morto uno dei genitori, porta il lutto la nutrice che li ha in braccio. Le persone di servizio delle grandi case portano il lutto dei padroni, in abiti neri, col


59