Pagina:Mattielli - Della vita e degli scritti di Gian Giacomo Mazzolà, Padova, Sicca, 1846.pdf/25

Da Wikisource.



(1) La gratitudime mia non sarà mai significata a bastanza all’egregio amico Agostino Dott. Palesa, il quale come legato di parentela alla famiglia De Angelis, nella cui casa conveniva quotidianamente il Mazzolà, mi porse tante e minute notizie su la vita e su gli studj di questo Medico, e m’offerse anche una doviziosa raccolta di poesie publicate e manoscritte dello stesso, sollecitandomi affettuoso a levare dall’oblio l’illustre suo compatriota, di cui, oltre a molti scritti, possede anche il ritratto in miniatura.

(2) Tra gli altri che ricordano questo disegno del Mazzolà, mi gode l’animo d’annoverare Pietro Bettanini chimico distintissimo, di fresco rapito alle scienze ed ai poveri, che in lui ebbero a perdere un amoroso benefattore.

(3) Collezione delle migliori Opere in dialetto veneziano, per cura di Bartolomeo Gamba. Tipografia d’Alvisopoli, 1817.

(4) Della gentile accoglienza ch’io m’ebbi da Monsignor Pila, e de’ suoi modi cortesi, avrò sempre riconoscente memoria. Conobbe il Mazzolà: del cuore e dell’ingegno di lui grandi cose mi disse.

(5) Cinquecento Sonetti! Ciò rileviamo da un breve cenno del Meneghelli e del Gamba, che precede i Cento Sonetti.

(6) Il Vedova, nella Biografia degli Scrittori Padovani, fa onorata menzione del Mazzolà e de’ suoi scritti. Ai registrati dal Vedova aggiungeremo gli avuti dall’amicizia.
I Cavei de Nina. Padova, Tip. Gonzatti. — Cantate nella monacazione di Elisabetta Zucchella (senz’anno). — Capitoli due didascalici per Monaca. 1802, in 8.° — In una Raccolta di solenni Componimenti publicati dai fra-