Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/33

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chiandosi avanti al letto di suo zio, tolse il libro di mano alla lettrice, e lesse a bassa voce le preghiere, che nella liturgia della chiesa anglicana sono state a conforto de’ moribondi destinate.

Questa è la voce di Giovanni, disse il vecchio, che ad un tratto si risovvenne di quel poco d’amicizia, che aveva sempre dimostrata all’infelice giovane. Ne rimase commosso; e d’altronde veggendosi attorniato da domestici, rapaci e senza attaccamento, e quantunque non avesse molto da sperare da un congiunto, che egli avea sempre considerato come estraneo, in quel momento sentì, che tale non gli era, ed a lui attaccossi, come suo unico ed ultimo sostegno. Onde indirizzandogli la parola con una certa inusitata amorevolezza: Sei dunque venuto, gli disse, mio caro Giovanni? Io ti ho tenuto da me lontano pel corso della mia vita, ed ora che io sono prossimo al fine dei miei giorni, tu mi sei al fianco?... Prosegui a leggere, il mio caro figlio, Giovanni profondamente commiserando la po-