Vai al contenuto

Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/58

Da Wikisource.

49

certata, che non sapeva cosa fosse seguito dipoi; si ricorda ciò non ostante, che il primo segno di vita che diede il suo padrone fu di alzare le braccia e di sporgerle nella direzione del cortile. Avendo ella alzati gli occhi vide un uomo di alta statura traversare il cortile e sortire dalla porta maggiore, di che molto era rimasta stupefatta, posciachè erano molti anni che quella porta non era stata aperta, e tutti i domestici allora erano intenti a soccorrere il loro padrone. Ella avea veduta la figura dello straniero, ed osservata l’ombra di lui nella muraglia; lo aveva oltre a ciò scorto traversare lentamente il cortile, ed in mezzo al suo spavento, ella aveva gridato: Arrestatelo, ma tutti essendo occupati intorno al signor padrone, nessuno aveva fatta attenzione a ciò ch’ella diceva. Questo era tutto quello che poteva raccontare. Che del rimanente il suo giovane padrone ne sapeva quanto ella stessa; egli erasi trovato presente all’ultima malattia di suo zio; ne aveva intese le ultime parole; era stato