Pagina:Maturin - Melmoth, I, 1842.djvu/97

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suono tanto divino. Le risposte, che gli furono date non fecero che dimostrargli, che lo credevano alienato di mente, nè tale supposizione doveva essere fuori del naturale, avuto riguardo al cambiamento che si era operato nella persona di lui. Rammentossi allora ciò che eragli stato detto in Ispagna circa i melodiosi suoni, che i giovani sposi sentito avevano la notte stessa della loro fatale disgrazia: Sono dunque destinato ad essere ancor io vittima di cotesto uomo straordinario? disse seco stesso Stanton; e cotesta musica celeste, la quale sembra prepararci al soggiorno della eterna felicità, altro scopo non ha, che di annunziarne la presenza d’un demonio incarnato, che si fa beffe delle anime innocenti e pie; e nel far loro sentire de’ suoni divini, le destina alle fiamme infernali? Ella è cosa degna di rimarco, che nel momento appunto in cui la sua immaginazione era pervenuta al più alto grado d’elevazione, mentre l’oggetto, del quale per sì lungo spazio di tempo ed indarno era andato