Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/266

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discussione, che m’imbarazza e spaventa, si rende inutile; che ho da fare del territorio, del quale mi parlate? se voi ne siete il possessore, ciò solo può rendermelo di qualche pregio. — Che avete da farne! Oh! voi non sapete ancora tutto ciò, che potete avere a fare con cotesto territorio e con me? Per mezzo mio ve ne sarà assicurato l’eterno possesso; i miei eredi ne godranno per tutti i secoli de’ secoli, purchè essi lo tengano al medesimo titolo di me. Ascoltatemi, mia bella Immalia, o cristiana, o qualunque altro nome vi piacerà di adottare, ascoltatemi intanto che vi annunzio le ricchezze, la popolazione e la magnificenza del paese, del quale voglio farvi un presente nuziale. La si trovano quasi tutti i capi della terra, gli eroi, i tiranni; là sono le loro ricchezze, la loro pompa, il loro potere. Che magnifico aggregato! Vi sono de’ troni e delle corone, de’ piedestalli e de’ trofei di fuoco che ardono senza intermissione, e lo splendore della cui gloria ivi brilla eternamente. Là sono quelli