Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/276

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potrebbero vedervi... Ritiratevi, ve ne scongiuro. — Io parto; ma un’altra parola ancora. In quanto a me, il levar del sole, l’arrivo dei vostri domestici, tutto ciò che al disopra del mio capo nell’atmosfera, o sotto la terra a’ miei piedi; tutto, vi dico, è ugualmente indifferente. Rimanga il sole sotto l’orizzonte e mi attenda: Siete voi mia! — Sì, sono vostra, ma conviene che sollecitate il consentimento della mia famiglia. — Oh! senza dubbio. Perchè no? Io sono tanto accostumato alla sollecitazione. — E.... — Ebbene! Come? voi esitate? — Esito rispose la timida, ed ingenua Isidora; perchè... — Su, via proseguite. — Perchè, aggiunse ella piangendo dirottamente, quelli, ai quali voi parlerete, non vi favelleranno con lo stesso linguaggio mio. Vi parleranno di ricchezza e di dote; vi dimanderanno delle relazioni esatte intorno al paese, ove mi avete detto, esser situati que’ vasti e ricchi dominii; e se essi me ne parleranno prima, cosa dovrò loro rispondere?

Allora Melmoth si avvicinò, più