Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/354

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potesse esser Melmoth, ed alzossi persuasa che egli venisse ad incontrarla. In quel momento medesimo la figura rivolgendosi, e rallentando il passo parve che tendesse il braccio verso di lei, e fece un movimento o per respingerla o per darle un avvertimento; perchè ella non potè nulla distinguere. La figura continuò quindi il silenzioso suo passo, e dopo pochi istanti Isidora la perdette di vista.

Dessa non ebbe il tempo da riflettere a cotesta straordinaria apparizione, perchè Melmoth era già al fianco di lei e la sollecitava ad affrettarsi. Le disse, che al di là delle rovine vi era una cappella in migliore stato di tutte le altre, e dove si celebravano ordinariamente i divini uffizii, e che il sacerdote aveva promesso di ivi raggiungerli. Egli vi deve già essere, lo interruppe Isidora, persuasa che la figura, che aveva già veduta, fosse quella dell’ecclesiastico; mi pare di averlo veduto. — Voi? chi? le disse Melmoth trasalendo, e restando immobile fino a tanto che non ebbe ricevuta la risposta alla sua