Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/359

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CAPITOLO XVI.


Ora ci conviene retrocedere, e ritornare alla notte, della quale don Francesco Aliaga rendeva conto nella lettera, che scrisse alla sua consorte. Credo, che i miei lettori si ricorderanno senza, dubbio della compagnia con la quale ei si trovava, e la cui conversazione fece sopra di lui un effetto cotanto straordinario.

Proseguiva egli il suo viaggio pascolandosi della felicità di cui sperava godere con le ricchezze, che coi