Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/375

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re di tutta la famiglia. Il primogenito, che si chiamava Everardo, aveva ereditati i talenti del padre; le due figlie Giulia ed Ines erano ancor esse esperte nella musica, ed inoltre molto brave ricamatrici; Maurizio, il più giovanetto, era la delizia e nel tempo stesso il tormento de’ suoi genitori.

«Essi avevano lottato per più anni contro disgrazie troppo poco importanti per dover esser qui registrate, ma troppo crudeli per non condire di veleno la vita di quelli, che erano destinati a provarle giornalmente, e per così dire, a tutte le ore della giornata. Ad un tratto l’arrivo inaspettato del messaggio apportatore dell’invito, che il ricco zio faceva loro di recarsi in Ispagna, offrì loro la prima aurora della felicità e del riposo. Tutte le loro pene furono obbliate; pagati i loro debiti si affretrono a fare i preparativi necessarii pel loro viaggio in Ispagna.

«Arrivati a Siviglia, ricevettero la visita di un grave personaggio, (uno dei due socii di Saldang) il quale