Pagina:Maturin - Melmoth, II, 1842.djvu/82

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era divenuto il grido universale di tutti: Datecelo nelle mani; lo vogliamo nelle mani; e mentre favellavano così si innalzavano gli uni sugli altri come i flutti, che in tempo di una tempesta attaccano un naviglio che sia rimasto arrenato.

Quando i soldati si furono ritirati il misero era circondato da un numero di ecclesiastici, i quali con una disperazione generosa si esposero al furore della concitata moltitudine. Il grande inquisitore si affrettò ancor egli a recarsi al punto minacciato, e si pose alla loro testa tenendo innalzata la croce. Egli aveva in volto il pallor della morte, ma l’occhio nulla aveva perduto della sua vivacità. Tutto però fu indarno. Il popolo procedeva con calma, ed anco con rispetto quando non gli si faceva resistenza; desso prendeva cura principalmente di non far male agli ecclesiastici, che erano obbligati a respingerlo, e non cessava di dimandar loro perdono della violenza, di cui si rendevan colpevoli. Cotesta tranquillità rendeva la vendetta tan-