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Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/138

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dalla finestra e dimandò con una tranquillità spaventevole, se egli era sì irrevocabilmente spiegato con lei, ed aggiunse: Non v’ha dunque più speranza? — No, rispose Margherita. — E ve lo ha detto egli... egli medesimo? — Sì, mia cara Eleonora, e vi prego di non parlare più su questo soggetto. — Mai più, no... mai più!...

La sincerità e la dignità del carattere di Eleonora erano un pegno irrefragabile della verità di quanto ella diceva, ed era forse perciò che Eleonora faceva sì grandi sforzi per non cedere ad una convinzione, che suo malgrado le opprimeva lo spirito. Nelle malattie del cuore noi non possiamo soffrire la verità, ed amiamo piuttosto la menzogna, che almeno ci soddisfa per un momento.

De’ nuovi argomenti se le offrivano di tanto in tanto onde sempre più persuadersi dell’attaccamento di Giovanni verso Margherita; e nulladimeno ella pensava sempre a degli ostacoli imprevisti, ad una spiegazione;