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Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/233

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CAPITOLO XII.


Il giovane Melmoth e Moncada non osarono avvicinarsi alla porta, che circa il mezzogiorno. Essi picchiarono leggermente; e non ricevendo risposta entrarono nella camera con un passo lento ed irresoluto; questa era nello stato medesimo in cui l’avevano lasciata; in essa regnava un profondo silenzio: le imposte delle finestre non erano state schiuse; e l’uomo errante dormiva ancora sulla sua seggiola. Al rumore dei loro passi