Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/28

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berg ritornò a casa pieno di tristezza. La consorte se ne accorse, ma senza affettare una non curanza, che avrebbe inasprito il dolore del marito, si occupò tranquillamente della direzione della casa, procurando però di non mai allontanarsi da lui. Quando venne l’ora di separarsi per andare al riposo, il vecchio Walberg per una particolare coincidenza ricordò nuovamente al suo figlio, che obliava la preghiera. Per questa sera, no, gli rispose il figlio con impazienza; per questa sera, no; io sono troppo..... infelice! — Ed è pur vero! disse il vecchio alzando le mani al cielo e parlando con una energia, che da molti anni non aveva usata; ed è pur vero, mio Dio! che la prosperità e la disgrazia ci forniscono ugualmente dai pretesti per trascurarvi? Quando Walberg vide il suo genitore, appoggiò il capo nel seno della sua moglie e versò qualche lagrima. Ines disse fra sè medesima: o mio Dio! non rigettate un cuore contrito ed umiliato!

«La causa era stata trattata con