Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/50

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ro si offriva ancor più brillante agli occhi di lei. Una debole speranza, mista con un sentimento di un poco di orgoglio le turbò il cuore; forse disse seco stessa, egli mi ama e non mi crede indegna della sua mano. Quindi la disperazione riassumendo la sua forza mi converrà dunque, pensava fra sè, morire di fame, se ritorno con le mani vuote; e perchè non vorrò render servigio alla mia famiglia morendo? Io non sopravviverò al mio disonore, ma essa lo può, perchè non ne saprà nulla. Sortì dunque e prese una direzione diversa miglia.

da quella del rimanente della fa-

«La notte aveva già disteso il suo velo; ciascuno rientrò e Giulia fu la ultima. Suo fratello e sua sorella avevano riportato qualche cosa. Il vecchio sorrise al vedere le provvisioni, che erano appena sufficienti pel bisogno del più piccolo de’ figli. E voi, Giulia, non avete portato nulla? le dissero i genitori. Ella si teneva in disparte silenziosa.... Il padre rinnovò l’interrogazione con una vo-