Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/68

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fine Walberg accennando col dito le persone, che lo attorniavano, disse: e chi sono cotestoro? — Il figlio vostro, il vostro genitore, ed il buon ecclesiastico nostro amico. — E che sono eglino venuti a far qui? — Per darvi la nuova, che abbiamo ricuperate le perdute ricchezze. — Le ricchezze! esse vengono troppo tardi. Guardate... guardate! sclamò accennando con la mano la camera dei figli.

«Ines col cuore agitato da un terribile presentimento vi si precipitò, e vide le figlie giacenti sul pavimento e morte, secondo tutte le apparenze. Le grida che mandò traborcando sopra di loro fecero là accorrere il figlio e l’ecclesiastico. Walberg ed il vecchio restarono soli riguardandosi con occhi affatto insensibili. Cotesta apatia dell’età e della stupefazione formavano un molto sensibile contrapposto con le sensazioni violenti che agitavano il rimanente della famiglia. Corse del tempo prima che le giovinette risorgessero dal loro tramortimento, ed un tempo an-