Pagina:Maturin - Melmoth, III, 1842.djvu/78

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da un’estasi profonda esclamò: E quando ci rivedremo? Don Francesco gli rispose freddamente, che egli prendeva la direzione di Madrid; che andava a ritrovare la sua famiglia, che non aveva da parecchi anni veduta; che non sapeva quanto tempo gli affari lo avrebbero trattenuto per via, onde era molto difficile stabilire l’epoca nella quale potrebbe avere l’onore di riscontrarsi un’altra volta con sua signoria. — Ciò è difficile a voi, disse lo straniero alzandosi, e guardando fisso il suo pallido ascoltatore; voi non potete fissare quest’epoca... lo posso però io. Don Francesco d’Aliaga, ci rivedremo dimani sera. Aliaga essendo in piedi, come lui, contemplava con un volto smarrito gli scintillanti occhi dello straniero, che si preparava a partire, e che quando fu vicino alla porta, gli si ravvicinò di nuovo, e con una voce bassa e misteriosa gli disse: amereste voi di conoscere la sorte di quelli, la cui curiosità o presunzione vogliono penetrare ne’ segreti dell’ente misterioso, del quale si è fatto paro-