Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/211

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Abbiate coscienza della missione e della potenza iniziatrice ch’è nell’Italia: coscienza del Dovere che Dio vi chiama a compiere: coscienza del Diritto che ne deriva. Sia in ciascuno di voi l’Azione concorde col Pensiero, come si confonde nella Vita ciò che voi chiamate anima e corpo: agite sempre, agite tutti, in nome del vostro Diritto per compiere quel Dovere: siate teorici e pratici, come i vostri padri. La vittoria è vostra, infallibile.

Come chi passeggia sulP orlo d’ un precipizio, se esitate, siete perduti. Come chi viaggia tra le nevi dell’Alpi, se v’addormentate, perite.

I. Ciò ch’io, tra il sogghigno de’ nostri materialisti e quello degli ingegni superficiali stranieri, che dicevano l’Italia terra di morti, vagheggiava e prediceva colla fede dell’anima amante, trentanni addietro, l’iniziativa Italiana fra le Nazioni, è in oggi, o Italiani, fatto solenne, innegabile, purché voi vogliate e sappiate. Dai terrori e dalle resistenze ostinate dei governi tirannici, dall’accostarsi a voi di governi liberi o semi-liberi, che poco fa- vi sprezzavano, dal fremito profetico dei popoli ai quali l’arbitrio contende un nome, dall’ansia promettitrice colla quale tutta líaropa aspetta eventi mal definiti tuttora, ma gravi, esce una voce che dice: Voi avete davanti un immenso avvenire di grandezza se sapete, coW audacia e colla virtú, meritarlo. La guerra e la pace d’Europa, la libertá il servaggio prolungato di molti popoli, stanno nelle vostre mani. La vita vostra è, come sempre, vita di tutti. Purificate l’anime vostre nella coscienza del bene che voi potete operare: cancellate dalla mente