Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/225

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E allora — il paese salvi il paese.

):fou disviate l’agitazione, spendendola in discussioni di proposte ottime, ma premature, e serbate a Roma il patto Italiiiiio. Respingete c-lii provoca nuove emigrazioni di gioventú dalle terre Venete: ogni uouk» ciie fuori di quelle terre non può essere che un soldato, può essere su quelle, nel momento opportuno, un capo d’insurrezione. Non vi lasciate sedurre e scongiurate il vostro Capo, perché non si lasci sedurre da proposte che vi conducano fuori d’Italia: in guerra e in rivolu/Jone. (juando v’ha una base d’operazione, andare in cerca d’un* altra, riesce quasi sempre errore vitale: e l’arti nemiche vi torranno, appena sarete lontani, la x^ri"’*^? innanzi che voi ab biate potuto conquistar la seconda. Non consumate un vigore, che sará necessario tutto fra poco, in moti coutr’uno o altro individuo. (Concentratelo tutto su queste due cose: Armare e protestare aW Earopu contro F intervento straniero. lm[»onete cogli Indirizzi Armati da tutti voi una rimostranza al vostro Parlamento, e ordinatevi a milizia nazionale per volontá vostra. indi[)endente da tutti poteri, supreuia per tutti poteri. I Comitati di Provvedimento, costituiscano (Jouíitati secondari in ogni localitá, i quali chiamino i giovani a iscriversi e ordinare su tre o quattro mila uomini una compagnia di cento militi volontari. Le sottoscrizioni di tutti provvedano l’armi. Si fondino per ogni dove Tiri, ne’ quali i militi possano esercitarsi. Si cerchi, si trovi per ogni localitá un ufiíciale istruttore. Son cose tutte possibili, purché si vogliano. E s’ oggi, Italiani, non le volete, rassegnatevi alla servitú. 1 maneggi de* vostri nemici vi ridurranno a nuova servitú fra non molto. Mazzini, Scritti, ecc., voi. LXIX (Politica, voi. XX]X;. 12