Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/366

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vita e del fatto che non fu mai. del popolo attratellato d" Italia. Le pratiche miiiisteriali per otteiiere lioma entrino in un secondo stadio intentato línora, lo stadio J calo-Europeo. Dacché le prove troppo umilmente tentate coli" uomo che tien serva la Francia e invasa l’Italia, riescirouo inefiBcaci. il Ministero indirizzi un Manifesto ai Governi e ai Popoli d" Europa, nel quale dopo avere affermato il diritto e il voto d’Italia, le tristissime conseguenze ch’escono ed esciranno piú sempre dall’occupazione prolungata di Roma e la serie dei tentativi pacifici i)er condurla a termine, si richiami alla necessitá di pace e alle norme internazionali universalmente affermate, e chieda che S’aprano negoziati europei colla Francia per l’applicazione iuimediata del principio del íion intervento all’Italia. E a confortar la richiesta, il Governo inviti tutti i Municipii d’Italia a esprimere legalmente il voto del paese sulla questione.

S’armi davvero il Paese. S’ordinino senza indugio e s’ armino per ogni dove le Guardie Nazionali. S’aprano le loro file ai popolani e s" adottino i provvedimenti che possono agevolare ad essi l’entrarvi. Li dividano in categorie di mobilizzabili a guerra, di chiauKiti. occorrendo, a presidio dei luoghi muniti, e di riserve o nucleo della leva a stormo nelle estreme necessitá. Si decreti la parte indispensabile d’istruzione militare e l’addestramento all’armi. Si confortino d’aiuti eguali al bisogno i tiri nazionali da istituirsi in ogni Comune, su tutti i punti per le compagnie scelte al uianeggio delle armi di precisione. Alle angustie intolleranti di una consorteria, sotteutri un largo e liberale metodo di scelta per gli