Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/434

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rainenti alle loro condizioni materiali, o tradirá la propria missione.

Ma quei miglioramenti non possono escire che dall’intera ^Stazione, sicura d’ogni assalto straniero, e costituita nella sua unitá di territorio, e raccolta per mezzo de’ suoi rappresentanti nella propria ]\Ietropoli, in Roma, a interrogarvi tranquilla e libera i bisogni del paese, e dettarvi il nuovo patto nazionale che dará a tutti soddisfacimento. Venezia e Roma: lá vive l’avvenire. Pemancipazioue del popolo. Liberi tutti, fra le nostre Alpi e il nostro Mare, potremo versare e verseremo tutta la vita della mente e del core, oggi rivolta al supremo intento di fondare la Patria, nello sciogliere le questioni di libertá interna e di organizzazione sociale, che contengono il riconoscimento dei vostri diritti a un lavoro certo, perenne, meglio retribuito che oggi non è, e indipendente dalla speculazione dei pochi e dall’arbitrio d’un capitale che non è in vostra mano. li’ associazione, promossa su vasta scala, ed aiutata di credito dalla dazione, dará rimedio alle vostre piaghe. Ma perché questo si faccia, bisogna che la dazione si taccia. E perché le classi operaie abbiano diritto agli aiuti della Nazione, è necessario che si mostrino pronte a compire il loro dovere verso essa. Chi non compie doveri non ha diritti.

Possano tutti i fratelli vostri intendere questa veritá, come mostrate intenderla voi! Unitevi per lettera ai delegati con tutte le Associazioni operaie d’Italia, che lín d’ora dividono la vostra fede. Date insegnamento d’esempio alle altre. Tendete sempre a migliorarvi moralmente, intellettualmente, ecouo-