Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/455

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Alle menti evirate degli uoiniui illuminati, devono sottentrare gi’ infallibili istinti del popolo, rappresentato oggi dalla classe operaia. Il suo ordinamento per associazione in ogni luogo, e la federazione di tutte le Associazioni, dará al popolo la coscienza della propria forza, e la conseguente facoltá di attuare il diritto del voto e dell’armi, e il dovere d’iniziare la lotta finale per avere Roma e Venezia. Se il conseguimento di quel diritto, e il compimento di questo dovere saranno lo scopo, a cui per ora esclusivamente e attivamente intenderanno ciascuna Associazione operaia e tutte, avremo, e presto, unitá di Nazione e libertá.

Amatemi e credetemi vostro con affetto Giuseppe Mazzini.

XI. Alla Societá Operaia di Belgioioso.

Londra. 25 dicembre 1861. Fratelli.

La vostra mi giunse mentre io era assai gravemente iu fermo, ed oggi, malconcio tuttavia, non posso scrivere come il core mi spronerebbe: ma perché non interpetriate scortese, o ingrato, il lungo silenzio, vi mando un saluto fraterno e riconoscente per P onore che mi fate. Viene dal profondo dell’anima. A me, da lungo, la stretta di mano dell’operaio e del contadino giunge pia accetta e promettitrice che non quella del letterato. In voi trovo