Pagina:Mazzini - Scritti editi e inediti, LXIX.djvu/55

Da Wikisource.


I.

Introduzione.

Io voglio parlarvi dei vostri doveri. Voglio parlarvi, come il core ci detta, delle cose piú sante che noi conosciamo, di Dio, dell’Umanità, della Patria, della Famiglia. Ascoltatemi con amore com’io vi parlerò con amore. La mia parola è parola di convinzione maturata da lunghi anni di dolori e d’osservazioni e di studi. I doveri ch’io v’indichero, io cerco e cercherò, finch’io viva, adempirli, quanto le mie forze concedono. Posso errare, ma non di core. Posso ingannarmi, non ingannarvi. Uditemi dunque fraternamente; giudicate liberamente tra voi medesimi, se vi pare ch’io ridica la verità; abbandonatemi se pare ch’io predichi errore; ma seguitemi, e operate a seconda dei miei insegnamenti, se mi trovate apostolo della verità. L’errore è sventura da compiangersi; ma conoscere la verità e non uniformarvi le azioni, è delitto che cielo e terra condannano.

Perché vi parlo io dei vostri doveri prima di parlarvi dei vostri diritti? Perché, in una società dove tutti, volontariamente o involontariamente, v’opprimono, dove l’esercizio di tutti i diritti che appartengono all’uomo vi è costantemente rapito, dove