Pagina:Medici, Saggio della storia naturale del monte Legnone e del piano di Colico.djvu/9

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Porta dei Merli, e quindi come sopra. Dalla parte Nord-Est vi si sale per una sola via, da Delebio cioè ai sovrapposti monti e di là alla vetta. Dalla parte che guarda a Nord-Ovest poi ci si offrono due vie: una ci guida dal Porto di Colico all’alpe di Rossa, a Negrogno, alla Porta dei Merli, e l’altra dal Porto di Colico a Fontanedo, all’alpe di Squaggione, e di là alla cima. Le prime due vie sono le più comode, la terza è la più pericolosa e faticosa; la quarta è la più breve, ed è abbastanza comoda: la quinta ha alcuni passi pericolosi, ma offre alla curiosità di quelli che la percorrono alcuni avanzi di fortificazioni a Fóntanedo, ed un laghetto a Squaggione. Il viaggio si intraprende in estate, e si compie in 6, a 7 ore; le fermate si fanno nei monti, e nelle alpi indicate, ove con ischietti e cordiali modi si è ricevuto dai pastori nelle loro abbastanza comode, e difese capanne.

Quella considerevole pianura poi, che dal Forte di Fuentes, e dal Montecchio di sopra si estende sino alla sinistra sponda dell’ultimo tratto dell’Adda, vien detta Piano di Colico o altrimenti di Spagna, e costituisce la parte geografica inferiore della Valtellina, Ma questa pianura ancorchè somministri abbondanti pascoli e foraggi, non manca di produrre danni gravissimi; imperciocchè e per le alluvioni ora dal Lago, ora dall’Adda cagionate, e per le acque che vi stagnano, e per la putrefazione, e dissoluzione de’ vegetabili, e degli insetti, che vi sono abbondantissimi, emanano nei mesi caldi molti principj pestiferi, i quali coll’aria mescolandosi la infettano sì fattamente, che gli abitanti dei circonvicini villaggi