Pagina:Meditazioni storiche.djvu/104

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l»EDITAXIOl£ sEsTA.

ETÀ II* 0 DELLE GENTI PRIMITIVE: DIsPERsIONE.

IJmì 3100 circa 2000 cine C. C.|

Quando dlvldefcat Altissima» genia*.

Usai.. XXXII, 8.

Nirgends ist bier dar Monaeb eige&IHdi sa Haose, dee ganso grossa Erdr&cken Lst selna Heimath; das Zelt seio mit hlm vandsrndes Gabaosa; sain eigantliebes Vaterland iat dia Foiga nnd dar Znaaouaenhsng dar Geschleehter.

WixoiacilunH, Ole PUlouphit, a. 3st.

Sommarlo.

I. Origine cornane degli nomini impugnati già dalla stana, dalla fisiologia e dalla filologia: —II. or provata dalla fisiologia,—III. dalla filologia,— IV. e dalla storia progredita. — V. Digressione: unità delle due storie sacra e profana. — VI. Noè: i nomi personali mutati.—VII. Il genere ornano ancora nnito; la torre di Babele e gli altri monumenti primitivi.— VIII. Dispersione della schiatta Chamitica: — IX. della semitici: — X, XI. della Giapitica.—XII. Sunto e conchinsioni.—sUI. Due eanse caratterUtiché nelle società umane: clima e schiatta.

I. Le nazioni antiche pretesero più o meno quasi tutte ad un’origine autoctona, aborigena, spontanea sul suolo ov’elle si trovarono moltiplicale. Non solamente gli Egizii, gli Assiri e Babiloniesi, i Persiani, gl’Indiani e i Cinesi, nazioni orientali antichissime; ma anche i Greci, gì’ Italici e i Teutoni, nazioni occidentali posteriori, derivarono sè stesse sul proprio suolo dai propri padri divinizzali, o dai propri Iddìi umanati, qualunque fossero* o si chiamassero Iside ed Osiride, Belo ed Astarte, Ormusd ed Arimane, Brama, Visnù e siva, Manù, Fohi, Pigmalione, saturno e Cibele, Odino, Tecth, Mann ed Herta, o checché altro. Se alcuni confessarono sè stessi avventizi o stranieri immigrati sul suolo patrio, essi dissero di serbar memoria di altri abitatori più antichi aborigeni; e se molli pretesero che la propria fosse origine universale, la impossibilità stessa di molte origini universali parve dimostrare la molliplicilà delle origini speciali.

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