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ETÀ III* O DELLE NAZIONI PRIMITIVE: LA CINA EC. 314

e piò che mai gli scolari successivi dell’uno e dell’altro. LaoTseu fn nno de’ filosofi che cercarono più sinceramente qnel giusto, quell’aureo mezzo in che fu detta consistere la sapienza nmana; ma la sapienza umana non sa se non vedere la necessità di quel mezzo, non sa trovarlo mai, l’oltrepassa sempre, cerca immoderatamente la moderazione, cercando pace trova ozio, cercando rassegnazione trova viltà; la sapienza divina sola seppe definire la rassegnazione senza viltà, la pace coll’operosità, la moderazione colla fortezza.

XIII. Ed ora, discorso come abbiamo distesamente delle (reparti più importanti dell’Asia, resta, prima di lasciarla lolla, che facciam breve cenno: 1° del settentrione di essa; 3° della penisola IndoCinese; 3° di quell’isole oceaniche che furono ultima o penultima meta delie migrazioni orientali.—Asia settentrionale noi chiamiamo tutta quella che soperiore al grado 40 s’estende da’ monti Urali fino alle due penisole del Kamshatka e della Corea, e che dicemmo formare quasi un immenso imbuto e mettere al grande stretto tra il Caspio e l’Immans. E sciti, Ceti, Massageti, saci, Transoxiani, Issedoni, Arimaspi furono già i principali nomi greci; Turan il nome generico iramico; Turchi, HiongNu, Talari, Mongolli, i principali nomi presi dalle genti stesse colà vaganti. Ma, nomi greci, iramici o propri, tutti furono e rimangono indeterminati. Nò potè o può essere altrimenti. Tutte queste genti rimasero nella condizione di genti primitive, non solo lungo l’età delle primitive nazioni, e l’età successiva ed nltima della storia antica, ma lungo le moderne fin quasi a’nostri di; e tutte continuarono cosi a vagare, a dividersi, ricongiungersi, ridividersi e mntar di stanze, di potenza,di numero,e perciò di nomi. E quindi, tutti i sistemi generali, fatti per ordinare la derivazione di tali genti, potrebbero dirsi falai a priori; e falsi furono trovati alla prova quanti furono tentati. Lo spavento pubblico de’ nostri maggiori all’invasione di quelle genti nel secolo XIII, fece già quasi un sistema, usando come generale il nome particolare di una di esse, il nome di Tatari che mutò in Tartari, quasi turili d’inferno. Gl’Indiani, più vicini e che sapevano Mongolica la gente princi