Pagina:Meditazioni storiche.djvu/322

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ciava la presente Meditazione di tutto quest’ estremo Oriente; la civiltà cristiana cammina nella realità, più presto oramai che non noi nelle nostre contemplazioni. Nè io saprei dire se in quell’isole più lontane sieno raccolti già bastanti fatti fisiologici o filologici da confermar le ragioni storiche. Ma queste basteranno a chiunque, stando fermo in escludere il sogno dell’origine spontanea degli uomini in tutte quell’isole ed isolette, senta perciò la necessità di cercare onde poterono venir là, e ne cerchi meco spregiudicatamente, geograficamente, prendendo in mano una qualunque carta del nostro orbe terracqueo. Il quale appena guardato mostrerà un gran grappo od anzi una grande zona foltissima di quell’isole, e larga d’intorno a quaranta gradi di qua e di là dell’equatore, partire dal continente asiatico, ed estendersi parallelamente poi nel Mar Pacifico per quasi 90 gradi longitudinali, un quarto dell’orbe all’incirca. E quindi poi ella si vedrà diramarsi di qua e di là, in due zone scemate o ponte, le quali s’appressano ultimamente alle due Americhe settentrionale e meridionale. E ne’ due luoghi del nuovo continente dove mettono le due ponte, veggonsi poi i due grandi ed antichi imperii, o per dire a modo nostro, i due più grandi assembramenti d’antiche genti Americane, le Messicane e le Peruviane. E quindi è difficile non confermarci in quella congettura già da noi acccennata: che per quella via ultraorientale, per quella navigazione o cabotaggio saltuario d’ijolotli in isolotti si facessero qaandochessia le principali immigrazioni americane. L’epoche importano poco e non saranno forse mai accertabili. Dall’anno 2000 incirca avanti Gesù Cristo, quando le genti primitive arrivarono all’ultime sponde dell’Asia e poterono quindi incominciare quel gran passaggio, fino al 1300 dopo Gesù Cristo, che si scoprirono in America, son 3300 anni; un campo immenso alla forza estensiva e moltiplicatrice del genere amano. Ma, già il dissi, io penderei a credere antichissimo l’esercizio di tal forza. Le ultime scoperte provano antichissima, primeva fin da intorno all’anno 2000 avanti Gesù Cristo, l’arte della navigazione. La vedemmo accennata come non nuova nè troppo rozza nel KigVeda; e siamo per vederla ritratta