Pagina:Meditazioni storiche.djvu/327

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questa storia di un paese cosi vicino a noi, non minori che in quelle de’ più discosti, molto maggiori anzi che in quella della Cina. Nè restano qui, come altrove, grandi speranze di scioglimenti assoluti. Non è critica di fonti indiretti o di monumenti che possa supplire al difetto di annali nazionali. Tuttavia alcuni passi si potran pur fare da quella critica cosi giovane, così progrediente, quando ella non ricusi appoggiarsi ai fatti somministratile oramai da tante altre storie contemporanee. Due sorta di critica sono nella storia d’ogni nazione: la critica speciale e l’universale; quella, che si fonda sui fonti e sui monumenti nazionali unicamente; e questa, che allarga il campo e il confronta coi vicini. Nè è buona niuna delle due esclusivamente; cadendo la prima in istrettezza, la seconda in generalità molto facilmente. Le due sono necessarie; bisogna cercare i fatti ne’ fonti speciali; ma bisogna spiegarli ne’ limiti di tutti gli altri fatti che si sono trovati generali, e non fare senza necessità di niuna nazione una eccezione a ciò che si trovò dappertutto altrove. Se il mio tema fosse unicamente egiziano, aspetterei a trattarne dopo aver trattato non solamente dell’Asia, ma pur della rimanente Affrica e dell’Europa, di tutte le genti e nazioni antiche; perchè da tal complesso risulterebbe tanto più chiara la impossibilità di quell’eccezione unica. Ma il mio tema è generale; nè volli sacrificar la chiarezza dell’ordinamento a questa chiarezza egiziana; a cui paionmi bastare e soverchiare i falli sincroni fin qui raccolti. I miei leggitori aggiugneranno essi poi le conferme, che verranno dagli altri falli parimente sincroni ma posteriormente narrati. Non può niun’arie far sincrone le narrazioni come furono i falli. Questi, quantunque insieme avvenuti, si narrano, si leggono per forza l’un dopo l’altro. Dio solo vede sincronamente i sincronismi. Ma questo è forse vantaggio particolare d’una storia abbreviata, che essi vi si possono vedere men discosti e cosi men difficil-

    inutile) dell’Archeologia egiziana, può vedere il citato Archivio storico di Oëttinger, n° 2277 e seg.; e chi volesse la storia di tale Archeologia molto ben fatta, la vegga nell’introduzione alla Grammaire Egyptienne, par Champollion le jeune, Paris 1836-1841, in-fog., pag. IV e seg.