Pagina:Meditazioni storiche.djvu/369

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impossibile; le dubbiezze si moltiplicanoqdi, come s’allarga il campo; e s’io mi vi mettessi, farei un libro diverso da questo, che non può pretendere se non ad avviare, o tuli’al più ad accompagnare, ma non mai a compiere gli stadi della storia nniversale. E quindi darò qui cenni e non più. — sai sommo N ilo,. dalla prima cataratta ove finisce l’Egitto, risalendo fino incirca al luogo ove il gran fiume si raccoglie dai due Nili orientale ed occidentale, fu senza dubbio contemporaneo a’primi Egizii nno stanziamento di genti Cuscite od Etiopi, consanguinee ed omonime con tutte quelle che vedemmo sparse sulle marine asiatiche fino all’Indo. Eormaronsi elle in gran regno, prima o dopo l’Egizie? Fa di quell’antichità il centro di Meroe? Non si saprà probabilmente mai. Ma questo è chiaro ora dalla semplice ispezione de’ monumenti, che quest’Etiopia fu conquistata, fatta parte dell’imperio egizio, fatta egiziana di governo, religione, arti e civiltà, dai grandi Faraoni Tebani della XVIII» dinastia; che quanto si trova di civiltà etiopica fa egiziano, e cbe all’incontro non riman da credere etiopico nulla della civiltà egiziana. E d’allora in poi, quest’Etiopia fu ella provincia egiziana, divisa in Nómi, parte del regno egiziano propriamente detto? ovvero regno separato e soggetto? Usi dell’età e memorie storiche, tutto fa creder l’ultimo. 11 regno o i regni etiopi furono probabilmente or soggetti, ora indipendenti; e certo, uua volta, alcuni regi etiopi diventarono regi ’egizii, e vi coniarono per dinastia. Ma disginnta di nuovo l’Etiopia durante gli aitimi turbamenti e la decadenza egiziana^ rimase poi or disgiunta, or ricongiunta sotto i Per* siani, i Greci, i Romani. E il fatto sia che di tutti questi (tranne i Persiani forse) si trovano monumenti sn qnel sommo Nilo, dove ora son capanne, dove pur interrottamente regna il dubbioso regtaurator della civiltà e della indipeadenza egiziana.1 — Da questp centro poi, da questo grando e per lunghi secoli potentissimo stanziamento Cuscita raggiarono senza dubbio risalendo i due Nili, e spargendosi quindi,

’ Vedi Heeren, De la politique et du commerce deepeuplee de l’antìquiti, tomo IV, V. — Caillaud, Voyage à Méne, ou fleuve Blatte, audelà du F&zoql, etc., Paris 1826,4 f. 8° et Atlas.