Pagina:Meditazioni storiche.djvu/453

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chiara «oche questa mostra genealogia. Ultima ivi annoverata fra le genti giapetiche è quella de’ Tyras; un nome così simile a’ Tirseni, od ansi cosi ben comprendente i due nomi originari di Tyrseni e Raseni, che 6 impossibile. non argomentarne l’identità delle due schiatte. Queste somiglianze o identità di nome sono un nnlla, quando non sono acoempagnate da altre concordanze storiche; ma accompagnate, sono tntlo, sono conferma eonchiudente. E qui parmi che si accumulino tali concordanze. I Lidii e lor fratelli i Tyrseni furono alla punta occidentale dell’Asia Minore; ed alla punta occidentale dell’Asia Minore, od anzi tntto attorno dell’Eusino, fa, come vedemmo, ano dei primi stanziamenti delle genti giapetiche. E di colà venendo a questo nostro mezzo d’Europa, i Tyras o Tyrseni dovettero senza dubbio passar per il Bosforo e l’Ellesponto; e di là e di qua di questi si trovano le radicali medesime ne’ nomi del monte Tauro e della Tracia, e di parecchi luoghi di questa.1 Ancora, la consanguineità de’ Lidii e de’ Tirreni non è la sola che si trovi tra le genti delle dne penisole, asiatica e nostra.. Dietro ai Lidii furono i Paflagoni; e i Paflagoni pnr passati per la Tracia, Paflagoni pure stanziati da noi furono< secondo parecchie tradizioni, i Veneti;* sia che facesser parte, sia che fosser compagni diversi, sia che seguaci de’ Tirreni, cbe son dubbi oramai insolubili.— E quindi, accettando e connettendo tutte le tradizioni opportune della storia sacra e profana, ’«imi pare di poter conchiudere con molta probabili

1 Bochart, Phaieg.

• Filiasi.

• Riprendendo dopo non brave intervallo questi atudi, parai dover ricordare a’ miei leggitori ed applicare all’assunto presente alcune osservazioni fatte altrove su questo antico metodo storico cbe chiamerò «wmftitore delle tradizioni, e su quello contrario che chiamerò altmtnofort, prevaluto nel secolo scorso e nel, presente. In niuna storia i due metodi si separano assolutamente, come in questa dell’Italia antichissima. Qui gii eliminatori incominciano, diciamolo pare, dal nostro Vico; egli primo (de’ grandi) negò la realità degli eventi, negò le personalità degli eroi, e ne feco simboli e miti. L’invenzione ebbe poco spaccio in Italia. Ma fu e doveva «ssere accolta, evolta, esagerata, condotta agli ultimi termini it Germania e Francia, dove ella lusingava ed aiutava il desiderio di simbolizzare e mitiCcare anche altre storie. Ha, a malgrado certi disprezzi, la Francis è forse il paese dell’erudizione più soda, più veramente razionale che sia; e la scuola eliminatrice non vi produsse un uomo nè un’opera di