Pagina:Meditazioni storiche.djvu/477

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guerra; non è probabile che gli Elleni partissero allora dal Peloponneso dove erano vittoriosi ma ancor combattenti; non è probabile che venissero a capitare, dar di cozzo in mezzo ad un imperio de’ lor nemici. Erano probabilmente non più che alcuni appuuto di quei Peiasgi cacciali dal Peloponneso, e che rifuggivano presso ai loro consanguinei ancora in fiore. E forse furono molte altre simili immigrazioni di cui perì ia memoria insieme con quella di tante altre genti Pelasgiche. Di questa sola rimase la tradizione per l’importanza posteriore del luogo e de’ posteri.—Evandro la conduceva alle bocche del Tevere; Fauno, nn principe o Pelasgo o Italo, l’accoglieva sulla sponda sinistra del fiume. Ed essi fondavano una città nomata, da quella che avean lasciata iu Arcadia, Pallantio o Palatium, che fu poi il primo germe di Roma.— E dicesi che fra l’altre colture ivi recate ai rozzi abitatori, fosser le lettere Greche, cioè appunto quelle che vedemmo altrove essere state Pelasgiche, e che Pelasgiche originarie (scritte da destra a sinistra) si ritrovano appunto su monamenti italici; ed è nuova prova della Pelasgità di questa ìhh migrazione.1

Segue ne’medesimi luoghi e poco posteriore in tempo una quarta immigrazione, che si vede, e per ciò e da’documenti, o tutta o almeno in parte Pelasgica. Non pare a primo aspetto; perciocché fu condotta da Ercole, cioè senza dubbio Elleno; anti forse personificazione, mito, simbolo dell’impresa Ellenica contro i Peiasgi.1 Ma prima, dei seguaci d’Ercole alcuni son detti Troiani, cioè, come io notai altrove,3 Peiasgi. E poi, quest’Ercole che qui dicesi capitato a Italia, dopo le sue imprese in Grecia e in Troia e di ritorno di un’altra in Iberia, e dopo essere stato respinto da’Liguri, è un cosi incredibile eroe rispetto e quei tempi (anteriori a quelli cantati nell’Odissea), che ci sembra po

1 Dionysius Halicamasseus, I, 31, 32, 33. — Heine, ec.

  • serva d’esempio ch’io non rigetto intieramente l’idea che molte tradizioni antiche sien miti. Rigetto l’idea che sien miti quelle che appaiono naturali, puramente storiche. Veggo miti dove non posso ammettere storia; mentre i critici da cui mi scosto fanno miti di quasi tutta la «toria. Per me la mitificazione è eccezione; per quelli, è resola.

• Meditazione XIII.