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1HEDITAEI9XI: DGCIMAsETniHA.

CONDIZIONI PREsENTI E PROBABILI DELIA CIVILTÀ.

Sommario.

I. Pericoli esterni.—II. Perìcoli interni: la monarchia universale. — IH. Il perìcolo della tirannia. — IV. Il pericolo della licenza. — V. Le probabilità del commercio. — VI. Le probabilità delle conquiste.—VII. Le probabilità dello colon inazioni.—Vili. Le probabilità delle nazionalità. _IX. Lo probabilità della ciyilU interna di ogni nazione.

I. Considerando tolte insieme le condizioni civili della Cristianità, osserveremo prima i pericoli, poi le speranze di essa. Ma anche qui sarebbe perder parole il voler dire de’ pericoli esterni. Non v’è sull’orbe barbarie capace di distruggere la civiltà Cristiana, non v’è potenza oltre alle potenze crisliane; chi fermandosi al numero, volesse discutere le possibilità che i 350 milioni di Cinesi s’avanzassero mai contro alla Cristianità quantunque men numerosa, darebbe a ridere ragionevolmente a qualunque, non che Cristiano, ma Cinese. I pericoli nostri,.se mai, son tntli interni. E di questi poi non ci si sparmiano, per vero dire, gli annunzi. Tutti coloro cbe, non ammettendo la total differenza tra la civiltà, tra il mondo cristiano e l’antico, propugnano ancora la necessità, la inevitabilità di que’periodi, di quelle successioni antiche di barbarie, civiltà, e di nuove barbarie, cosi prevedono e predicono questa; non la potendo predir da Inori,. oramai la predicon da dentro: e chi dalla rottura dell’equilibrio cristiano presente, da una monarchia universale la quale distrugga 0 almeno rovini la civiltà presente; e chi dal cadere le autorità assolute presenti in tirannie; chi dal cadere le presenti libertà in licenze popolari. E son tre pericoli tali, per vero dire, che vai la pena di qualche pensiero per vedere se sien timori giusti o spauracchi, o forse un po’ l’uno e un po’ 1* altro.

II. E prima, quanto all’equilibrio Cristiano (tema conti