Pagina:Meditazioni storiche.djvu/527

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son per dirne sarà bnono o cattivo, cattivo spero agli occhi di due sorta di paurosi, ma sarà tutto il pensier mio. — Di potenze assolute che minaccino, io non veggo, oltre quella detta, nessun’altra nella Cristianità. Non dico che non sia possibile qua e là, in qualche paese piccolo od anche grande, qualche atto individuale di tirannia; questi saranno forse possibili sempre, e non solo a principi assolati e ne’ governi popolari; ma in quelli stessi temperati dell’una e dell’altra potenza, a scopo appunto di evitar tali atti, non arriveranno forse mai a tale scopo perfettamente. Ma io non fo discorsi nè di modi di arrivare a tale scopo, nè di simili casi particolari, bensì delle probabilità che crescano o scemino questi appunto, quanti che ei sieno; e dico che tutte le probabilità sono che essi scemino, che tutti gli stati della Cristianità (tranne quello detto), anziché avanzarsi, si scostino continuamente dalla tirannia. Quelle antiche all’uso Orientale o Romano, quelle del medio evo all’uso feudale, non sono più possibili ora; non negli stati grandi ne’ quali tutti è qualche potenza impediente; non ne’ piccoli che ne sarebbono impediti da’ grandi; non in niuno stato Cristiano, dove, più o meo moderata e buona altrimenti, è buona a ciò indubitabilmente e dappertutto efficace la potenza Ecclesiastica. Noi non tacemmo delle usurpazioni dì questa nel medio evo; ma il temerne ora jl ritorno è sogno di governanti e governati paurosi e rimasti indietro: e governanti e governati hanno interesse (negli stati assoluti più che negli altri) alla preservazione di ciò che rimane e deve rimanere di tale potenza moderatrice. Gli abnsi son da temere, ma quando crescono; da sopportare, quando scemano a segno da far temere l’abolizione dell’uso. — Del resto, se questo mio discorso del poco pericolo della potenza assoluta cade nelle mani di tale cbe si trovasse in uno di que’ casi particolari di patire da essa, diventala a lui tirannia, io so che risponderebbe forse: Poco importargli la rarità di siffatti casi, poco il paragone delle tirannie presenti con l’antiche o del medio evo, poco la improbabilità degli accrescimenti futuri di essa; quanto pià rara, più contraria alla civiltà presente, tanto più duro essergli il caso proprio, tanto più chiamare il conforto, l’aiuto, o chi sa?