Pagina:Mela - I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo. Tradotto per messer Thomaso Porcacchi.djvu/11

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[versione diplomatica]


no habitarſi, hanno eguali; ma non egualmente le ſtagioni dell'anno. Percioche una da gli Antipodi; l'altra è habitata da noi. Del Sito di quella per l'ardore della Zona, che è poſta nel mezo, non ci è cognitione; però biſogna ragionare di queſta. Queſta adunque diſteſa dall'Orto all'Occaſo, & alquanto piu lunga, che doue ella è larghißima; percioche coſi giace; è circondata tutta dal mare Oceano; del quale naſcono quattro mari, uno dal Settentrione; due dal Mezogiorno; & il quarto dal Ponente; de' quali parlaremo a' luoghi loro. Queſto primo è ſtretto, ne è più che dieci miglia largo; fora & entra ſotto la terra, & coſi per lo largo, come per lo lungo s'allarga, onde ſempre i liti gli fanno luogo; ma in altra parte tanto di poi ſi riſtringono inſieme, che non è largo un miglio. Quindi un'altra uolta, ma poco s'allarga: & poi di nuouo più che prima riſtrettoſi, ſi uede finalmente aperto, & ſpatioſo; doue come egli è arriuato, torna di nuouo grande; ma poi fortemente riſtretto, entra nella palude. Tutto quel luogo, onde naſce, & doue paſſa, con un uocabolo ſi domanda il Mar noſtro. Lo ſtretto, & l'entrata ſua noi la diciamo Corrente, & i Greci πορθμòν; ma tutto il ſuo letto, ſecondo la uarietà de' luoghi, piglia diuerſi nomi. Doue principalmente è ſtretto, ſi chiama Helleſponto, doue è largo Propontide. Doue di nuouo ſi riſtringe, Bosforo di Tracia, doue di nuouo s'allarga Mare Euſino. Doue entra nella palude, Boſforo Cimmerio: & la palude ſi chiama Meotide. Da queſto mare, & da duoi famoſi Fiumi Tanai, & Nilo, è


[versione critica]


no habitarsi, hanno eguali; ma non egualmente le stagioni dell'anno. Percioche una da gli Antipodi; l'altra è habitata da noi. Del Sito di quella per l'ardore della Zona, che è posta nel mezo, non ci è cognitione; però bisogna ragionare di questa. Questa adunque distesa dall'Orto all'Occaso, et alquanto piu lunga, che dove ella è larghissima; percioche cosi giace; è circondata tutta dal mare Oceano; del quale nascono quattro mari, uno dal Settentrione; due dal Mezogiorno; et il quarto dal Ponente; de' quali parlaremo a' luoghi loro. Questo primo è stretto, ne è più che dieci miglia largo; fora et entra sotto la terra, et cosi per lo largo, come per lo lungo s'allarga, onde sempre i liti gli fanno luogo; ma in altra parte tanto di poi si ristringono insieme, che non è largo un miglio. Quindi un'altra volta, ma poco s'allarga: et poi di nuovo più che prima ristrettosi, si vede finalmente aperto, et spatioso; dove come egli è arrivato, torna di nuovo grande; ma poi fortemente ristretto, entra nella palude. Tutto quel luogo, onde nasce, et dove passa, con un vocabolo si domanda il Mar nostro. Lo stretto, et l'entrata sua noi la diciamo Corrente, et i Greci πορθμòν; ma tutto il suo letto, secondo la varietà de' luoghi, piglia diuersi nomi. Dove principalmente è stretto, si chiama Hellesponto, dove è largo Propontide. Dove di nuovo si ristringe, Bosforo di Tracia, dove di nuovo s'allarga Mare Eusino. Dove entra nella palude, Bosforo Cimmerio: et la palude si chiama Meotide. Da questo mare, et da duoi famosi Fiumi Tanai, et Nilo, è