Pagina:Mela - I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo. Tradotto per messer Thomaso Porcacchi.djvu/110

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’o8 L I B R O Sii è una gran piegatura di lito; dentro alla quale fta riti chiufa una grand’lfola, doue dicono, che non è fe non donne per tutto il corpo pelofe, le quali fenza congiun gerft con huomini per loro medefìme partorirono.I co /lumi loro fono cofi rozi; er fieri,che alcune ue ne han no; le quali a pena legate poffon tener fi, che non fac* ciano repugnantia. Quefto fu riferito da Uannone; a cui però fu dato fede, perch’egli n’haueua portate le pedi tratte a alcune, ch’erano fiate uccife. Di là da que fio golfo è quel monte alto, che’ greci chiamano Theo nochema; ilquale arde con continui fuochi. paffuto il monte, uerdeggia una codina difiefa per lungo ffiacio, CT con lunghi liti,• donde fi uede una pianura tanto aperta, che occhio non ui può armare. Quindi uenne a acquifiarfi fede, er cagione di uerità l’opinione de’ Pa ni, er de’ Satiri; percioche non fendo in quefla, cofit alcuna di lauorato, neflanze da habitarui,ne pur un fe gno; anzi di giorno gran folitudine, er maggior fileti tio, la notte poi fi ueggono rivendere Jfefii fuochi, a guifa d’un gran campo difoldati, fi fentono fiuonar cent bali, timpani, e trombe, c’hanno maggior fuono di quette degli huomini. Quindi un’altra uolta fi trouano gli Ethiopi, ma non ricchi, come i fudetti, ne cofi fo • migliami di corpo, anzi minori, er rozi, dettiVLejfe* Tij.tHe’confini di co fioro e quella fonte: di cui hanno potuto credere alcuni, che fia del N ilo: er è detta da glihabitatori iHuchulilqual nome pare, che propria* mente fe gli acconuenga, ma è corrotto dalla lingua bar idra, er chiamafi altamente P uro.Sonoui animali dela la medefima