Pagina:Mela - I tre libri di Pomponio Mela del sito, forma, e misura del mondo. Tradotto per messer Thomaso Porcacchi.djvu/37

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ino PRIMO. 35 DELLA IONIA. CAP. XII..ho m. a, re (; dirno,‘Euui la Città di Mileto già principale di tutta 5 a honia, e r capo cofì della guerra, come della pace. Quejlafu patria di Tbalete Ajlrologo, dirkimoteo tnupco, d’Anafimaniro fifico, er d’altri honorati ingegni di nobili Cittadini; i quali meritamente la iUuftra tono. Chiamafi ancora la Città Hippi Ionia per l’efìto del fiume Meandro. E uui il monte L athmio nobile per la fauola d’Endimione, di cui, per quel che fi dice, era innamorata la Luna. Quindi piegando un’altra uol ta, circonda la Città dì Priene er la foce del fiume Ge= So: zr fi come più dipoi $’allarga, cefi ancora dentro alfuofieno più cofe rijlrigne. Quiuièquelpaefe,che communemente è honorato da tutti i popoli d’ionia, et è luogo fiorato; ilquale perciò è domandato Paniomo; Quiui è Pigola edificata^ come dicono, er come mani fejla l’Etimologia del nome ) da coloro, che fuggiuano. Quiui è E fefio, e quel nobilifiimo tempio di Diana, il quale fi dice che fu confiecrato dalle Amazoni, quando elle fi impadronirono di Afta. Qfiiui è il fiume Caflro Lebedo, il tempio d’Apollo Clario, ilquale fu edifica to da Manto figliuola di Tirefia, quando cUa fuggì l’impeto de gli Epigoni uincitori de’ Tbelante? Cole* Oro Bafilico per alcune uie torte s’entra nella ionia; la quale principia dal Promontorio ‘Pofideo, er torcendo circonda il tempio A’ Apol lo pia detto Branchida, er hora Di